Prefazione: Baikal Hitchhiker

Pubblicato il : 04 Aprile 20192 tempo di lettura minimo

Ciao caro lettore,

Conosciamo l’un l’altro Sono Lapshin Grigory. (Mi scuso in anticipo per aver spesso dovuto dire “io” su molte pagine, non potevo liberarmene.)

Vivo e lavoro nella città di Dubna, nella regione di Mosca. Ho 23 anni. Sebbene io sia un meccanico per specialità, ho lavorato per quattro anni al Centro per il turismo giovanile e giovanile e Educazione ambientale per adolescenti. Mi piace molto il lavoro. Il fatto è che dall’età di 12 anni, sono appassionato di turismo (principalmente in canoa). Dall’età di 14 anni, raccolgo tutto, un centinaio di link con la canzone dell’autore. Poco dopo, sono diventato interessato all’ambiente dall’estate del 1997 – autostop.

Come hai già intuito, con così tanti hobby, non rimane assolutamente tempo, neanche per fare soldi. Ma grazie al lavoro in TsDYUT, posso fare tutto questo durante il mio “tempo libero”, come si suol dire “su base volontaria”. In nessun altro lavoro, non avrei potuto combinare tutte queste “accuse”.

Quando sognavo di visitare il Lago Baikal, mi sono subito reso conto che non potevo andare altrimenti che con l’autostop. La prima volta che ho fatto l’autostop al festival Grushinsky nel luglio del 1997, e subito dopo il mio ritorno, ho annunciato a tutti che dal prossimo festival, sarei andato oltre che gli Urali, a Baikal.

Alcuni lettori potrebbero chiedere: “Perché non andare” civilizzato “, ad esempio in treno?” In risposta a questa domanda, molti autostoppisti diranno belle parole sul “sapore della strada”, “sete di vagabondaggio” e avventure “e altri. cose romantiche. Onestamente, per me, il fattore determinante è stata la banale mancanza di denaro per il viaggio. Capendo il viaggio dall’inizio di oggi, penso che anche con i soldi, varrebbe la pena fare l’autostop. Perché spero che capirai leggendo questo testo fino alla fine.

Prima di tutto, ho scritto questo libro per coloro che, come me nel passato recente, rimangono a casa, scoprono città e paesi lontani, festival e campagne, e “piangono in un giubbotto” :. .. beh, LORO ha sponsorizzazioni di opere) che permettono loro di andare, vedere, partecipare … e io (noi) dobbiamo stare a casa (villaggio, campo) per il resto della mia vita, e così, per il resto della mia vita, non possiamo mai uscire …

Qui, per queste persone, i romantici dell’anima, strappati dalla sete di vagabondaggio, questa Scrittura è per te.

Nella regione di Irkutsk Taishet
Sulle locomotive – più veloce ?

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